Ecco che provo per la prima volta a pubblicare un post dal mio fido cellulare android.
martedì 31 agosto 2010
E dopo l'estate... nuovo look!
Ecco vi il nuovo look del mio blog. E' stato realizzato completamente con gli strumenti di personalizzazione messi a disposizione dalla piattaforma Blogger.
Se qualcuno legge questo post e gradisce la nuova interfaccia può versare 10 euro sul conto corrente nr. 12345678987654321 oppure può più semplicemente lasciare un commento.
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lunedì 30 agosto 2010
CORSO BASE IN PRODUZIONE AUDIO DIGITALE - Capitolo 3 - I microfoni (parte seconda)
Il secondo criterio di classificazione dei microfoni, come visto precedentemente, riguarda l'alimentazione elettrica. Anche in questo caso è possibile fare una duplice distinzione tra microfoni passivi, ossia quelli che non necessitanodi alimentazione elettrica per poter funzionare, e microfoni attivi che invece hanno bisogno di una tensione di corrente ai fini del corretto funzionamento (proveniente da una pila o dalla phantom).
Terzo e ultimo criterio di classificazione riguarda il principio di funzionamento e in tal caso avremo:
Terzo e ultimo criterio di classificazione riguarda il principio di funzionamento e in tal caso avremo:
- Microfoni DINAMICI: tipicamente passivi e caratterizzati da trasduzione basata su campi magnetici. Fanno parte di questa categoria i microfoni a bobina mobile e i microfoni a nastro.
- Microfoni ELETTROSTATICI: tipicamente attivi e caratterizzati da trasduzione basata su campi elettrici. Fanno parte di questa categoria i microfoni a condensatore e quelli a elettréte.
- Microfoni PIEZORESISTIVI: sono microfoni tipicamente attivi, tel tipo a carbone.
- Microfoni PIEZOELLETTRICI: sia attivi che passivi, sono microfoni del tipo a cristallo.
- Microfoni ELETTROSTRITTIVI: sia attivi che passivi, sono microfoni a ceramica.
domenica 7 marzo 2010
Hamster - Come misurare i minuti di connessione 3G sotto Linux
Molti oramai utilizzano le chiavette per la connessione internet su rete 3G. In genere questi piccoli modem dei vari operatori di telefonia sono corredati di driver e software per la gestione in ambiente Windows. Il software a corredo serve per verificare il segnale di rete, attivare/disattivare la connessione e monitorare il traffico e i consumi.
Personalmente uso un modem Option 3G su PCMCIA con sim della Wind in ambiente Gnu/Linux. Il modem è stato riconosciuto automaticamente da Ubuntu e la gestione della connessione è affidata al NetworkManager. Fin qui tutto bene. L'unica cosa che manca è qualcuno che monitori i consumi e/o il traffico internet.
Nel mio caso ho un contratto che prevede 50 ore di navigazione mensili, quindi la mia necessità è di un software che tenga traccia del tempo speso a navigare permettendomi di non superare la soglia a disposizione.
Hamster è un'applet di Gnome per il conteggio del tempo. Dovrebbe essere già disponibile in Ubuntu ma nel caso non lo fosse è possibile installarlo con un semplice:
sudo apt-get install hamster-applet
Una volta installato è possibile aggiungerlo al pannello di Gnome cliccandovi con il tasto destro e selezionando Aggiungi al Pannello. Nella lista delle applet bisogna selezionare Conteggio Tempo.
Appena aggiunto al pannello Hamster appare in forma di scritta riportante Nessuna Attività.
La prima cosa da fare è impostare una categoria ed una attività da monitorare. Per fare questo basta cliccare con il tasto destro sull'applet e selezionare Preferenze. Nella finestra di dialogo che si apre possiamo selezionare una categoria (oppure crearne una) e creare un'attività ad hoc per la nostra esigenza.
Personalmente uso un modem Option 3G su PCMCIA con sim della Wind in ambiente Gnu/Linux. Il modem è stato riconosciuto automaticamente da Ubuntu e la gestione della connessione è affidata al NetworkManager. Fin qui tutto bene. L'unica cosa che manca è qualcuno che monitori i consumi e/o il traffico internet.
Nel mio caso ho un contratto che prevede 50 ore di navigazione mensili, quindi la mia necessità è di un software che tenga traccia del tempo speso a navigare permettendomi di non superare la soglia a disposizione.
Hamster è un'applet di Gnome per il conteggio del tempo. Dovrebbe essere già disponibile in Ubuntu ma nel caso non lo fosse è possibile installarlo con un semplice:
sudo apt-get install hamster-applet
Una volta installato è possibile aggiungerlo al pannello di Gnome cliccandovi con il tasto destro e selezionando Aggiungi al Pannello. Nella lista delle applet bisogna selezionare Conteggio Tempo.
Appena aggiunto al pannello Hamster appare in forma di scritta riportante Nessuna Attività.
La prima cosa da fare è impostare una categoria ed una attività da monitorare. Per fare questo basta cliccare con il tasto destro sull'applet e selezionare Preferenze. Nella finestra di dialogo che si apre possiamo selezionare una categoria (oppure crearne una) e creare un'attività ad hoc per la nostra esigenza.
Non resta altro che avviare Hamser selezionando l'attivita che si vuole monitorare e premendo il pulsante Avvia conteggio. Quando l'attività si conclude (nel mio caso mi sconnetto da internet) basta cliccare su Hamser e scegliere Arresta conteggio.
martedì 16 febbraio 2010
Free Software Stickers - Gli adesivi per la par condicio sui computer
Chiunque abbia comprato un PC portatile e/o desktop pre-assemblato si è sicuramente accorto della presenza di uno o più adesivi sulla scocca del novello acquisto. Uno di questi adesivi riporta il logo del sistema operativo (Win XP, Vista, 7 ecc.), mentre l'altro, se presente, indica tipo e marca di processore in uso sul computer.
In questo caso correttezza vuole che un piccolo adesivo con il logo della nostra distribuzione vada a soppiantare (o affiancare) quello Windows. Ma dove trovare questo adesivo?
In nostro aiuto arriva il Free Software Sticker Book, piccola raccolta di adesivi pronti per essere stampati ed utilizzati per correggere le inesattezze adesive sui nostri PC.
Basta avere una stampante a colori, qualche foglio adesivo e un paio di forbici e il gioco è fatto.
venerdì 12 febbraio 2010
CORSO BASE IN PRODUZIONE AUDIO DIGITALE - Capitolo 3 - I microfoni (parte prima)
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO, CARATTERISTICHE E DIFFERENZE
Il microfono è definito come un apparato in grado di trasformare una qualsiasi onda di pressione in segnale elettrico; per questo motivo si dice che il microfono è un trasduttore fonoelettrico.
Esistono differenti tipologie di microfoni, distinguidili in base a tre differenti criteri di classificazione:
I microfoni a pressione sono caratterizzati da una capsula completamente chiusa nella quale una sola faccia del diaframma mobile è esposta all'onda di pressione; quelli a gradiente di pressione, dotati di opportuni fori sulla capsula, hanno entrambe le facce del diaframma mobile esposte all'onda sonora e sfruttano il gradiente di sollecitazione che si viene a formare sulle due superfici. La loro maggiore o minore direzionalità sarà quindi determinata dalla posizione e dimensione dei fori sulla capsula.

microfono a pressione

microfono a gradiente di pressione
Il microfono è definito come un apparato in grado di trasformare una qualsiasi onda di pressione in segnale elettrico; per questo motivo si dice che il microfono è un trasduttore fonoelettrico.
Esistono differenti tipologie di microfoni, distinguidili in base a tre differenti criteri di classificazione:
- direzionalità,
- alimentazione elettrica,
- principio di funzionamento.
I microfoni a pressione sono caratterizzati da una capsula completamente chiusa nella quale una sola faccia del diaframma mobile è esposta all'onda di pressione; quelli a gradiente di pressione, dotati di opportuni fori sulla capsula, hanno entrambe le facce del diaframma mobile esposte all'onda sonora e sfruttano il gradiente di sollecitazione che si viene a formare sulle due superfici. La loro maggiore o minore direzionalità sarà quindi determinata dalla posizione e dimensione dei fori sulla capsula.

microfono a pressione

microfono a gradiente di pressione
E' possibile valutare la direzionalità di un microfono tramite il relativo diagramma polare, un diagramma nominale costruito sulla risposta alla frequenza di 1000 Hz; è facile intuire che ogni microfono possiede infiniti diagrammi polari che variano al variare della frequenza.
In sostanza un diagramma polare è un grafico che associa il livello del segnale in uscita dal microfono (misurato in millivolt o dB) alla posizione della sorgente sonora rispetto al microfono (misurata in gradi).
FIGURE POLARI: DIREZIONALITA' CRESCENTE
In sostanza un diagramma polare è un grafico che associa il livello del segnale in uscita dal microfono (misurato in millivolt o dB) alla posizione della sorgente sonora rispetto al microfono (misurata in gradi).
FIGURE POLARI: DIREZIONALITA' CRESCENTE
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