lunedì 31 marzo 2008

Basta con l'incompetenza!


Personalmente sono stanco di entrare in un negozio e portare il mio denaro a gente che, a rigor di logica, dovrebbe essere onniscente sul prodotto che vende... ma nella stramaggioranza dei casi ne sà meno di te che vai a comprare.

Ne stavo parlando con mio fratello, e facevamo l'esempio di un mega-negozio di elettronica, come Euronix oppure Unieuro. Ipotizziamo di dover comprare un televisore LCD o al plasma... entro nel negozio, placco il responsabile del settore TV e affini e mi preparo ad essere convinto all'acquisto da uno che (suppongo) sia una sorta di patito del tubo catodico, uno che col televisore ci và a letto, uno che sà quello che dice.
Piccola premessa: personalmente tendo ad informarmi su un oggetto o una tecnologia al momento di dover fare un acquisto, giusto per poter interpretare a grandi linee quel linguaggio tecnico che mi aspetto dal suddetto responsabile.

Poi arriva il momento della tragica verità: il fantomatico esperto di apparecchi TV non capisce una mazza di quello che vende, e a conti fatti ne sai più tu che lui anche solo dopo una piccola ricerca in internet... che tristezza...

La cosa più triste è ascoltare la marea di puttanate che il responsabile di settore sciorina per sopperire alla sua mancanza di preparazione, non sono rari i casi in cui vi era stato detto che "quel modello di televisore è predisposto per il digitale terroneo... e fà pure il caffè come tutti gli schermi a cristalli fluidi".

Tutto diventa ancora più triste se si pensa che l'italiano medio, ignorante per definizione, il quale preferirebbe evirarsi anziché informarsi su qualcosa, crederà ciecamente alla marea di stronzate dette da un altrettanto ignorante al fine di fare soldi.

L'ottimismo è il profumo della vita...

Ciclo lavorativo...


Ieri stavo guardando la tv, quando hanno trasmesso la pubblicità di una ragazza che, nonostante fosse emorragica (o mestruata, che dir si voglia), supera un provino da Vj e viene assunta dopo aver eseguito una ruota a prova di fuoriuscite.

Ecco la ricetta contro il precariato: avere un buon assorbente.

venerdì 28 marzo 2008

Ci risiamo con LINUX!


Diciamo che sono un testardo.

Ed in quanto tale tendo ad incaponirmi su una cosa nonostante precedenti fallimenti.

Come nel caso di Linux: diciamo che mi sono abboffato le gonadi di Windows e di tutte le sue idiosincrasie, del fatto che il sistema operativo multi-utonto è fatto per i celebrolesi che non sanno neanche leggere un manuale di istruzioni.

Mi decido quindi ad affrontare questo mostro sacro open source, che pochi sanno a cosa serve e non lo dicono ( viva EELST!). Mac OSX lo scarto a priori perchè, pur essendo un grande sistema operativo (lo uso in studio di registrazione, non parlo per sentito dire) uno si deve fare il mutuo per comprare l'ardware proprietario che lo fa girare...

La soluzione? Facile! Compri un pc (soluzione economicamente ragionevole) e ci monti sopra una distribuzione Gnu/Linux (ricordiamoci che OSX è un Linux sotto mentite spoglie). E questo è quello che ho fatto: scarico la distribuzione (gratis) da internet, la installo in dual-boot sul mio portatile e così ho la potenza del mio portatile moltiplicata grazie alla forza del pinguino (credetemi, è vero).

Quello che non vi ho detto è che questa è la terza volta che provo quest'operazione nel giro di un paio di anni: in passato avevo già scelto ed utilizzato Linux Ubuntu, ma la cosa non aveva dato i suoi frutti. E questo non perchè fosse difficile da usare (e lo è davvero, per una ameba unicellulare non pensante...), ma perchè se non hai internet te lo puoi letteralmente infilare su per il deretano.

Questa volta ci sto provando perchè qualcosa è (o sembrava) cambiato: ho acquistato una bellissima scheda PCMCIA UMTS che mi permette di navigare pur non avendo lo staccio di una connessione ADSL. Cercando in rete ho letto che la mia schedina è supportata sotto Ubuntu, ho fatto 2+2 e mi è venuto 5,64!

Gli eventi: scarico Ubuntu Studio, distro votata alla produzione multimediale, la installo sul mio portatilino, scarico il software di gestione per la scheda UMTS, lo installo e quello mi dice "ti dev i collegare ad internet per completare l'installazione"... questa mi sembra una totale presa per il culo... mi devo collegare ad internet per potermi collegare ad internet...

Mi ritrovo per l'ennesima volta con il mio sistema operativo Linux isolato sul mio pc... così com'è si può utilizzare benissimo, intendiamoci, ma non posso nè aggiornare il sistema, nè installare software nuovo.

Sono testardo.

Una nuova traccia in cantiere


In questi giorni (finalmente) mi sono rimesso all'opera su quella che sarà la terza traccia del mio primo disco: UNO.

Certo, mi rendo conto che di questo passo l'album (pensato per essere un 8 brani) sarà completato per il 2025, se la fortuna mi assiste. Ma che ci volete fare, sarebbe bello potersi dedicare tutto il santo giorno a questo progetto, ma le bollette non si pagano con i sogni, nè con i desideri.

Ritengo, comunque, che l'importante sia dedicarsi ad un sogno, fregandosene di quanta energia ci si possa investire (e lo dice uno che ne investe tanta nella musica).

Difatti mi spaventa l'aridità generalizzata della gente che abita nella mia stessa città, capace di dedicarsi anima e corpo al raggiungimento di un profitto per nutrire le proprie saccocce, ma del tutto inabile ad apprezzare l'eleganza nascosta in una qualsiasi forma d'arte (cibo per tutto il resto).

Certe vote si DEVONO fare cose per il puro gusto di farle, e non perchè se ne ricava un profitto.

martedì 25 marzo 2008

Votate gente! Votate...


Piccolo esperimento sulle funzionalità di questo blog.
alla vostra destra potete osservare un modulo per partecipare ad un piccolo sondaggio: mi chiedo quale sia la DAW che più stimola il vostro gargaroz.

In elenco ho inserito i principali colossi della produzione audio, affiancati da software minori (che a me mi piacciono) e il mitico Ardour, dal potere Opensource e dalle armi linuxiane.

Ai primi cinque che voteranno, verrà regalato un maglioncino ricavato dai peli di Vito Pennacchia (e chi volesse intendere intenda).

venerdì 21 marzo 2008

Inizio della modifica

Ieri ho iniziato ad incidere il pannello superiore del case a rack, per intenderci quello che viene aperto per accedere ai componenti interni.

La mia intenzione non è quella di eseguire un vero e proprio modding, per poi spararmi le pose assieme a dei fanatici di "Fast & Furious", i quali però non avendo molti soldi si accontentano di imbruttire e tamarrizzare i propri elaboratori (perdonatemi voi tutti fan della modifica, ma l'ironia su di voi è potente e non vi so resistere); l'intento è quello di apportare modifiche che vadano a migliorare la trasportabilità del pc, influendo sul suo peso.

In altre parole sto alleggerendo quel mattone anni 90 che mi ritrovo tra le mani.

Importane: si accettano suggerimenti, foss'anche sull'italiano.

giovedì 20 marzo 2008

Atterraggio sul pianeta MOD


Recentemente sono riuscito a mettere le mani su un case a rack per computer. Desideravo da tanto un case del genere, poiché è da tempo che voglio realizzare una D.A.W. (Digital Audio Workstation) da poter essere incassata a rack nel mio futuro studio di pre e post produzione.

Il problema che mi si è presentato da subito è il peso di questo case: il modello non è nuovissimo, ed è quindi realizzato con il vecchio lamierino ferroso da 3 mm anzichè nei più leggeri materiali odierni, ovvero lamierino a basso spessore ed alluminio; il case pesa davvero tanto ed ho i miei dubbi che un armadio rack per strumenti audio resca a reggere il suo peso al pari di un suo simile utilizzato in campo infomatico.


Ho deciso quindi che devo modificare il neo arrivo quel tanto che basta ad alleggerirne il peso. Ho iniziato a girare un po' di siti che si occupano di modding, per farmi l'idea degli interventi realizzabili sul case, i metodi, la fattibilità ed i costi.

Se la cosa si fa interessante continuerò a scrivere.