Recentemente tra me e un mio collega si è accesa una discussione sul perchè iPhone attiri così tanto la gente; la conclusione alla quale sono giunto è che la Apple ci sa dannatamente fare con il marketing, tanto che a vendere i suoi gingilli è in pratica l'idea (sbagliata) che la gente si fa su di essi.
Tutto è cominciato quando il mio collega mi stava raccontando del suo ultimo acquisto (iPhone 4) e delle piccole peripezie affrontate per averlo; la difficoltà maggiore pare sia consistita nella bassa disponibiltà di terminali nella zona milanese unita alla contemporanea alta richiesta da parte degli acquirenti, condizione che ha facilmente portato a piccole lotte di accaparramento. Difatti il mio collega si è trovato nella scomoda posizione di mettere le mani sull'ambito cellulare dopo esserselo conteso con un'altra persona.
Detto ciò il mio collega si è posto la domanda: "ma dove cacchio li prende i soldi la gente se un cellulare da 600€ va via così facilmente?".
Da buon possessore di cellulare Android (Motorola Milestone) non mi faccio sfuggire l'occasione: "l'iPhone è uno status symbol e la gente lo compra per questo motivo, in barba al fatto che costi mediamente di più di uno smartphone e generalmente ha meno funzionalità".
"Tutti gli smartphone che ho vagliato, alla fine dei conti, mi costavano attorno ai 600 euro", mi ha risposto. "Per quella cifra compro l'iPhone!".
Allora gli ho domandato: "ma a parità di prezzo perché scegliere proprio l'iPhone e non un altro cellulare?".
La risposta, oltre all'ammissione che "fa figo" è stata: "VOLEVO UN CELLULARE FACILE DA USARE".
Ecco la chiave di volta per comprendere il successo del telefonino Apple. Ha fatto leva sulla paura atavica (e a volte giustificata) che ha la gente nei confronti della tecnologia diffondendo l'idea che il proprio telefono sia utilizzabile da chiunque istantaneamente. Io non voglio negare questa tesi additandola come falsa, ho avuto modo di provare personalmente l'iPhone e non posso non riconoscere che la sua interfaccia è fantastica. Quello che sostengo è che qualsiasi smartphone con touchscreen allo stato dell'arte è estremamente facile ed intuitivo nell'utilizzo.
A riprova di questa mia affermazione vi vorrei illustrare un caso ad hoc che coinvolge due miei colleghi:
- il primo è quello dell'iPhone, ha 25 anni e quindi estremamente predisposto alle nuove tecnologie;
- il secondo ha acquistato un HTC Desire e ha più di 50 anni.
Il primo ha chiesto aiuto ad utenti più esperti durante tutto il suo primo giorno di utilizzo del telefono, il secondo ha esteso le richieste anche al giorno successivo; dal terzo giorno entrambi hanno iniziato ad essere indipendenti nella loro fase di apprendimento la quale si è esaurita nel giro di una settimana.
Se non volessimo considerare la differenza di età, che gioca sicuramente a favore del collega più giovane, è possibile affermare che le curve di apprendimento dei due telefoni sono similari se non identiche; quindi basare la propria scelta sull'assunto "iPhone è facile da usare" è errato poichè questa peculiarità non è propria di questo telefono ma di tutti gli smartphone touch, o in maniera più generica della tecnologia touch stessa che ha reso le interfacce più umane e intuitive.
Il giudizio perde di razionalità, il marketing diventa ragione modificando la realtà.
Nessun commento:
Posta un commento